031 3540830 [email protected]

LA TECNOLOGIA

Kyminasi

Kyminasi Technology applica una nuova tecnologia biofisica per il miglioramento della vita degli organismi viventi

La Tecnologia Kyminasi (Kyminasi Technology) nasce dagli studi del ricercatore indipendente svizzero Fulvio Balmelli, il quale la sviluppa negli anni attraverso la ricerca e la ricatalogazione di quanto già conosciuto nel mondo chimico, in un linguaggio biofisico. La biofisica infatti studia i problemi biologici attraverso metodi tradizionalmente conosciuti nelle scienze fisiche.

Nel caso di Balmelli l’obiettivo era quello di ottenere degli effetti in campo biologico, con il solo uso di frequenze (onde sottili) efficaci ma completamente innocue e prive di qualsiasi possibile effetto collaterale. Tali onde, una volta catalogate e poste nella corretta sequenza, attraverso complessi calcoli, sono paragonabili al linguaggio informatico al quale siamo già abituati da decenni e, così come il linguaggio informatico può far eseguire determinati programmi ad un PC, nello stesso modo, le frequenze selezionate da Fulvio Balmelli, sono in grado di creare effetti su un sistema biologico.

 

La tecnologia Kyminasi frasi del ricercatore
Una sana autocritica è la chiave del professionismo, nonché un’autostrada verso il miglioramento.

(Fulvio Balmelli – Ricercatore indipendente)

LA FISICA QUANTISTICA

 

 

L’avvento della meccanica quantistica (o fisica quantistica) ha avuto inizio nel XX secolo. E’ stata sviluppata per spiegare i fenomeni che avvengono a livello atomico che la meccanica classica (o newtoniana) non spiega.

La fisica quantistica è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione luminosa e di tutte le loro interazioni viste come fenomeni ondulatori e fenomeni di particelle correlati fra loro.

La nascita della fisica quantistica nei primi anni del 1900 chiarì che la luce (e tutte la radiazioni elettromagnetiche) è composta da unità minuscole, indivisibili, chiamati quanti di energia o fotoni

Quando ci troviamo nell’ambito biologico, hanno il nome di biofotoni.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte video: St. Jude Children’s Research Hospital Channel –  Beginnings of a Human Cell

I BIOFOTONI

Dagli ultimi studi sulla fisica quantistica è emerso che tutti gli organi del corpo umano ed ogni singola cellula emettono una particolare frequenza, e allo stesso tempo sono in grado di captare come delle antenne le frequenze provenienti dall’esterno. Ogni particella del nostro corpo ha una particolare frequenza vibratoria, più particelle con la medesima frequenza compongono un tessuto o un organo che risuonerà alla medesima frequenza.

Da ciò ogni organo risponde ad una frequenza specifica.

Fritz Albert Popp è un grande scienziato tedesco che ha fatto scoperte sensazionali che ruotano attorno alla teoria dei BIOFOTONI. Il termine “BIOFOTONI” indica il fenomeno di emissione di energia luminosa da parte dei tessuti viventi. Ogni cellula emette un segnale specifico e proprio, caratteristico del tessuto di cui fa parte. È stato confermato senza alcun dubbio che la luce sia realmente la base della trasmissione di segnali, nel 1976 tramite fotorivelatori (detektor, fotomoltiplicatori). Secondo Albert Popp, queste emissioni regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule e controllano tutti i processi biochimici.

Si può dire che la Fisica Quantistica applicata ad un essere vivente abbia dato luogo alla Biofisica. La Biofisica ha dimostrato che le cellule viventi emettono frequenze specifiche “identiche” per tutte le cellule dello stesso tipo. Dai principi della Biofisica ha avuto origine la Biorisonanza, una tecnica usata nella medicina quantistica che studia e interpreta le vibrazioni emesse dalla materia e che si basa quindi sulla risonanza.  Attraverso specifiche apparecchiature elettro-medicali, è possibile riconoscere le frequenze delle onde elettromagnetiche emesse da un essere vivente (uomini, animali, piante) e intervenire sulle stesse onde/frequenze (con cui entra in risonanza) per ristabilire le frequenze sane o ripripristinare l’equilibrio biologico.

Fonte video: St. Jude Children’s Research Hospital Channel –  Beginnings of a Human Cell

 DALLA RISONANZA

ALLA BIORISONANZA

 

Il fenomeno della risonanza si verifica quando un corpo capace di vibrare con una determinata frequenza, se viene investito da un’onda della stessa frequenza inizia a vibrare.

Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christian Huygens osservò che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi che “volessero assumere lo stesso ritmo”. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo ‘risonanza’. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l’altro alla propria frequenza.

Esempio 1: Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde e lo si pone vicino a un secondo diapason ‘silenzioso’, dopo un breve intervallo quest’ultimo comincia anch’esso a vibrare all’unisono. In un fenomeno di risonanza, un sistema interagisce con una azione (energia) esterna (un’onda). Se questa seconda onda ha la stessa frequenza dell’onda specifica dell’oggetto, all’oggetto viene applicata un’onda pari alla somma delle ampiezze delle due onde. Se l’onda esterna continua ad essere applicata all’oggetto, questo, sarà soggetto ad un’onda via via più ampia (risultante dalla somma delle singole onde) che può portare l’oggetto alla rottura.

Esempio 2: Se proviamo a percuotere un bicchiere esso produrrà una nota unica ovvero produce onde sonore legate alla sua forma e alle sue dimensioni. Nel momento in cui si riproduce un suono con la stessa frequenza di quello emesso dal bicchiere, il vetro entra in risonanza vibrando fino alla rottura se il suono riprodotto continua nel tempo.

 

Il concetto della risonanza, quando osservato in ambito biologico, prende il nome di biorisonanza.

Essa consiste in un metodo sia di indagine che terapeutico energetico che, attraverso sistemi biofisici, concepisce l’organismo nel suo insieme e non come semplice somma dei singoli organi.

Questa metodica si basa sul principio che le cellule si scambiano tra loro informazioni emettendo frequenze, le quali, quando sono sane, risultano coerenti, mentre quando sono presenti situazioni patologiche, risultano incoerenti. La biorisonanza si prefigge di rimodulare le frequenze incoerenti.

CHE COS’E’ LA BIOFISICA?

Fonte: CNR (Centro Nazionale per le Ricerche) – www.biophysics.cnr.it

Esiste una scienza che è molto vicina ai problemi dell’uomo ma di cui si sente parlare poco: la biofisica

La biofisica è una disciplina che unisce e coniuga due delle più antiche scienze: fisica e biologia. La biologia studia la vita in tutte le sue forme, dal DNA agli organismi nel loro insieme, e descrive i meccanismi con cui gli esseri viventi si nutrono, comunicano, interagiscono con l’ambiente e si riproducono. La fisica studia le leggi matematiche alla base dei fenomeni naturali e fornisce accurate predizioni delle forze che operano nei sistemi complessi.

Cosa studia un biofisico?

La biofisica è un vasto e meraviglioso ponte tra biologia e fisica e il biofisico studia, con un approccio interdisciplinare, la vita ad ogni livello: dagli atomi che formano le molecole alle cellule, da singoli organismi agli ecosistemi.
Numerose sono le domande cui i biofisici cercano di rispondere, affrontando con metodo la descrizione e comprensione di sistemi biologici. Ad esempio, osservando un animale che annusa l’aria, un biofisico si domanda quali siano le molecole coinvolte nella percezione olfattiva e quali siano i meccanismi di riconoscimento dello specifico odore che si attivano a livello neuronale; oppure, quando una pianta in estate germoglia e cresce, la domanda che sorge spontanea riguarda quali siano i processi termodinamici alla base del meccanismo di conversione della luce in energia e quindi vita. Ma non solo il biofisico ama comprendere la realtà biologica che lo circonda, ma ne trae spunto per sviluppare nuovi dispositivi, ad esempio realizzando un naso elettronico, basato su un approccio in tutto simile a quello animale, oppure immaginando nuovi materiali ispirati alle piante e in grado di costituire la base per pannelli solari ad altissima efficienza.

Quali sono le applicazioni della biofisica? Perchè è importante per il nostro futuro?

La biofisica è sorgente d’innovazione ed è in grado di rispondere alle esigenze della nostra società. In particolare negli ultimi anni questa scienza ha fornito importanti contributi alla ricerca di possibili cure per malattie: dal diabete al cancro, dalle malattie neurodegenerative alle malattie genetiche. I biofisici non arrivano a occuparsi di aspetti clinici ma forniscono le conoscenze necessarie per la comprensione dei meccanismi alla base delle malattie, fornendo quindi un contributo fondamentale per l’ingegnerizzazione del giusto farmaco o del migliore protocollo di cura per la specifica patologia. Oggi appare sempre più evidente come la salute dell’uomo sia legata a quella dell’intero pianeta e quindi i metodi biofisici sono sempre più applicati anche a problemi legati all’ambiente.

Quotidianamente biologi, fisici, chimici, medici e ingegneri lavorano in sinergia nel campo della biofisica, promuovendo l’innovazione scientifica e tecnologica.

LE BASI DELLA BIOFISICA E DELLA BIORISONANZA

EVOLUZIONE DALLA BIORISONANZA ALLA CITOALGORITMICA ATTRAVERSO LA BIOFISICA

I principi utilizzati dalla biorisonanza hanno rappresentato le basi di partenza per lo sviluppo della Kyminasi Technology, la quale tuttavia, è il risultato dell’applicazione di una “scienza” del tutto nuova, la Citoalgoritmica (Cito- nel linguaggio scientifico significa “cellula” e algoritmo significa “una sequenza di passaggi per eseguire un compito“. Algoritmo è un’espressione di origine araba che significa tradurre in numeri una sequenza logica), che potremmo definire come “un ulteriore passo avanti”, oppure “un ampliamento delle potenzialità applicative”. Essa interviene direttamente nel ristabilire le attività molecolari attraverso un vasto sistema di frequenze codificate dal ricercatore indipendente svizzero Fulvio Balmelli nel corso degli ultimi 30 anni.

LA CITOALGORITMICA

Essendo la Citoalgoritmica un vasto corpo di conoscenza organizzato, sviluppato solo negli ultimi trent’anni, non ha ancora una precisa connotazione nel mondo scientifico e il percorso di validazione e accettazione di questa “nuova scienza” è appena iniziato e si prospetta lungo e articolato. Essa si suddivide in tre varianti applicative principali: quella di ricerca, quella di indagine e quella di trattamento.

Si può asserire che la Citoalgoritmica ricada sotto la branca della biofisica (che utilizza metodologie fisiche per studiare i problemi biologici), in quanto utilizza concetti della fisica (che stabilisce principi e leggi dei fenomeni naturali, mediante astrazioni matematiche) per studiare ed intervenire sulla biochimica (che studia le reazioni chimiche complesse che danno origine alla vita, come ad esempio la struttura e le trasformazioni dei componenti delle cellule). Essa viene coinvolta anche nella biologia molecolare (che studia gli esseri viventi a livello dei meccanismi molecolari alla base della loro fisiologia, concentrandosi in particolare sulle interazioni tra le macromolecole) e nella fisiologia (che studia il funzionamento degli organismi viventi, analizzandone i principi chimico-fisici). La sua particolarità sta nella sua stessa forma, infatti la Citoalgoritmica può essere descritta essenzialmente come un linguaggio logico, composto da variabili, costanti, relazioni, funzioni, regole, formule, sotto-formule, ecc., tutte coordinate da algoritmi (procedimenti che risolvono i problemi attraverso un numero finito di istruzioni elementari). 

Possiamo dedurre quindi infine che la Citoalgoritmica è una scienza autonoma, che non si sovrappone alle scienze tradizionali, bensì si occupa di costruire un ponte di comunicazione tra di esse.

I CITOALGORITMI

I Citoalgoritmi, sono caratterizzati dalla loro elementarità, non intesa come semplicità, bensì come concetto di non ulteriore scomponibilità e che non lascia spazio all’interpretazione. Sono composti da un numero finito di passi, che si svolgono in un determinato tempo e che portano ad un risultato sempre univoco. I Citoalgoritmi sono di differente natura:

  • Citoalgoritmi di ricerca
  • Citoalgoritmi euristici (che consentono di prevedere un risultato, affidandosi all’intuito e allo stato temporaneo delle circostanze)
  • Citoalgoritmi di rilevazione di frequenze fondamentali
  • Citoalgoritmi quantistici (che utilizzano i quanti per memorizzare ed elaborare le informazioni)
  • Citoalgoritmi di ottimizzazione
  • Citoalgoritmi di ordinamento di sequenza
  • Citoalgoritmi associativi
  • Citoalgoritmi di sequenze ripetute
  • Citoalgoritmi di coordinamento
  • Citoalgoritmi con codice automodificante (programmi in grado di modificare il proprio codice sulla base dei parametri dati)
  • Citoalgoritmi di compressione dei dati
  • Citoalgoritmi entropici (senza perdita di informazioni)
  • ecc.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA KYMINASI TECHNOLOGY

Attraverso la Kyminasi Technology, Balmelli ha potuto trovare diverse strade applicative della Citoalgoritmica al fine di un’ampia distribuzione, realizzando diversi prodotti commerciali contenenti pacchetti di frequenze caricate su diversi tipi di supporti, come ad esempio dispositivi metallici o liquidi sovrascrivibili, in base alle necessità. Tali supporti fungono unicamente da contenitori/trasportatori dei pacchetti di frequenze e possono essere facilmente paragonati ad una chiavetta USB, in quanto contengono pacchetti di informazioni stabilizzate. In base alle esigenze del prodotto da commercializzare, vengono sviluppati i relativi sistemi di trasporto delle informazioni, sotto forma di frequenze. La tecnologia Kyminasi, in tal modo, viene applicata nei seguenti ambiti:

Medical Solutions, declinata a sua volta in Kyminasi Diet, un programma di dimagrimento volto non solo alla perdita del peso in eccesso, ma al ripristino della funzionalità del metabolismo corporeo e alla neutralizzazione delle intolleranze alimentari più comuni e Kyminasi Postural, una metodica che ripristina una postura corretta in tutto il corpo, basata sulla respirazione e movimenti dolci della colonna vertebrale per ottenere un riposizionamento ottimale delle vertebre.

Beauty Solutions, con Kyminasi Cosmeceutics, una linea di prodotti cosmetici, appositamente studiati e realizzati con l’utilizzo di ingredienti ricchi di principi attivi, selezionati per caratteristiche di efficacia e di assenza di reazioni allergiche e con l’integrazione della tecnologia biofisica Kyminasi (che in questo caso è caricata nel siero o nella crema).

Living Solutions, che incorpora Kyminasi Water, un sistema applicato ad impianti di depurazione e/o ionizzazione dell’acqua potabile, che migliora la qualità dell’acqua ai fini dell’assorbimento e idratazione da parte dell’organismo umano. Anche in questo caso, le frequenze sono caricate su un dischetto metallico, applicato in un punto esatto del circuito di scorrimento dell’acqua, all’interno dell’impianto.

Farm Solutions, che include Kyminasi Plants, un sistema per nutrire e rivitalizzare il mondo vegetale, nato con l’obiettivo di creare coltivazioni più sane, resistenti e nutrienti per l’uomo. La tecnologia Kyminasi viene caricata su un dispositivo (un dischetto metallico), che viene applicato a monte del sistema di irrigazione. Le frequenze vengono trasferite attraverso l’acqua fino al terreno e alle piante.  Kyminasi Animals, settore attualmente in fase di ricerca e sviluppo.Il campo di applicazione include qualsiasi forma di vita animale che si trovi nella linea di alimentazione per l’uomo, sia essa diretta (carni edibili) o indiretta (utilizzo dei composti di origine animale per l’utilizzo umano in campo medicale).

CENTRI MEDICI CHE UTILIZZANO LA BIORISONANZA CON IL METODO KYMINASI

Se sei interessato a trattare attraverso la Medicina Integrata eventuali sintomi o patologie, puoi rivolgerti ai Centri Medici che utilizzano i sistemi biofisici sopra descritti.